Bourgogne 2009 - G.E.V. Gruppo Escursionisti Vigolzonesi - Piacenza

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 LE CANAL DE BOURGOGNE A VELO (5-12 LUGLIO 2009)


Domenica 5 luglio
Prima tappa: Vigolzone - Dijon (in automobile) Km 680
Alle ore 5,30 dalla piazza Serena di Vigolzone parte il gruppo GEV: 11 persone in 3 auto, cariche di bagagli e biciclette.
Il tempo è bello, l’autostrada deserta. Ci fermiamo per sgranchirci le gambe e fare colazione in un autogrill ad Aosta. Proseguiamo fino all’imbocco del Tunnel del Monte Bianco; qui iniziamo a scattare alcune foto. Il Tunnel ha un suo fascino: luci azzurre per delimitare le distanze, molta illuminazione e anche qui poche auto. Arrivati sul versante francese, a Chamonix, ci fermiamo a fotografare il ghiacciaio; è veramente immenso, il cielo è azzurro limpido e l’aria fresca. Qui inizia l’autostrada francese, che attraversa distese di campi di frumento, prati con mucche al pascolo ed anche tante coltivazioni di girasoli; il panorama è stupendo. Dimenticavo, quest’anno ogni auto è dotata di Walkie-talkie che usiamo frequentemente per mantenerci in contatto. Verso le 13 ci fermiamo in un’area attrezzata e consumiamo il lauto pasto portato dall’Italia. Ripartiamo alla volta di Dijon: qui ci accolgono Fausto e Lucia che ci hanno preceduto con il camper e ci accompagneranno per tutto il viaggio trasportando i nostri bagagli. Beviamo una bibita fresca, facciamo un giro in un vicino giardino e poi rientriamo all’albergo Ibis dietro alla stazione: una doccia rinfrescante e tutti insieme a visitare un altro giardino con tanti fiori ed ortaggi (per la gioia di Claudio). In centro i negozi purtroppo sono chiusi, scattiamo alcune foto e mangiamo in un ristorante (carne alla griglia e patatine). C’è un concerto con le campane, è bello, ma presto ci avviamo all’albergo; siamo un po’ stanchi ma soddisfatti.... tutti a nanna. Durante la notte un temporale rinfresca l’aria.

Lunedi 6 luglio
Seconda tappa: Dijon – Saint Florentin (in treno) -- Saint Florentin - Tonnerre (in bicicletta) Km 35
Sveglia alle 7,00: dopo un'abbondante colazione, carichiamo i bagagli sul camper e alle 9,45 partiamo in treno con le biciclette per Saint Florentin, paesino a circa 200 Km più a Nord. Il viaggio in treno è divertente, comodo e rilassante. Alle 11,45 puntuali scendiamo e ci avviamo verso il centro del paese. Visitiamo una chiesa gotica con stupende vetrate raffiguranti scene religiose; giro in centro, piazza con mercato etnico ed agricolo. Arriva il camper e pranziamo in un giardino che costeggia il canale al riparo di una tettoia perché improvvisamente si è scatenato un temporale, per fortuna di breve durata. Alle ore 15,00 il cielo torna limpido, il sole è caldo, ma l’aria è fresca: iniziamo il percorso lungo il canale. La pista ciclabile è pianeggiante, all’ombra di grandi alberi, le chiuse si alternano numerose, il panorama è rilassante: percorriamo 35 km senza tante difficoltà; fra una foto e l’altra arriviamo a Tonnerre. L’albergo, appena fuori dal paese, è accogliente e immerso nel verde. Dopo una doccia rilassante ceniamo (verdure, pollo accompagnato da tagliatelle ed un buon gelato): non mancano poi quattro chiacchiere in compagnia per decidere l’itinerario della giornata successiva. Durante la notte altro acquazzone …finchè vengono di notte, ci va bene, rinfrescano.

Martedi 7 luglio
Terza tappa: TonnerreAncy Le Franc (in bicicletta) (Km 37)
Come al solito sveglia alle 7,30, abbondante colazione, valige sul camper, controllata alle gomme e partenza. Visitiamo “La Fosse Dionne”: è un lavoir (antico edificio per la pulizia dei panni) a forma circolare, che riceve acqua da una fonte naturale, risale pare al XVI secolo ed è stato successivamente modernizzato. Scattiamo le foto di rito e non manca il giro del paese (decrepito), con puntatina alla chiesa e all’ufficio informazioni per prenotare l’albergo ad Ancy-le-Franc, la tappa finale del giorno. La pista ciclabile è sempre vicina al canale ed è pianeggiante, con leggere salite vicino alle chiuse; piante con tanto vischio, costeggiano i bordi del canale, l’aria è fresca, il cielo limpido ed intorno distese stupende e meravigliose di campi di girasoli che fotografiamo ripetutamente. Proseguiamo fino alle 13,00 e in un paesino, Ancy Le Libre, vicino ad un lavatoio facciamo un lauto pranzo con baguette salumi e formaggi. Proseguiamo lungo il canale, il tempo è incerto ma riusciamo ad arrivare in albergo ad Ancy le Franc: accogliente. Visitiamo il castello: è una vasta residenza di campagna importante esempio d'architettura tardo rinascimentale, fu costruito tra il 1544 ed il 1550 su progetto dell'italiano Sebastiano Serlio. Il giardino è grande e l’erba ben curata. Inizia a piovere, anzi a grandinare, ma subito torna il sereno accompagnato da un bell’arcobaleno. Rientrati in albergo alcuni fanno una nuotata in piscina, poi ci prepariamo per la cena. La carne è ottima ma è stato difficile tradurre il menù. Dopo cena chi gioca a carte, chi va al camping dove c’è il camper e chi fa un giro per il paese deserto, poi tutti a letto.

Mercoledi 8 luglio
Quarta tappa: Ancy la Franc - Montbard (in bicicletta) Km 44
Come tutte le mattine colazione, carico valige sul camper e in bicicletta lungo il canale. La pista è sempre pianeggiante, il tempo ci assiste: solo alcune gocce che rinfrescano, ma non danno fastidio. Oggi abbiamo un’avventura con alcune pecorelle che incontriamo lungo il canale con il pastore ed una bambina: le pecorelle impaurite dalla confusione iniziano a scappare ma Dario le tiene a bada, poi una scappa e cade in acqua ma viene prontamente inseguita dal pastore che con l’aiuto di Dario la recupera. Il gruppo di pecore che si era allontanato viene inseguito e riconsegnato al pastore da Walter e Claudio che sono intervenuti in suo aiuto. Tutto è finito bene. Proseguiamo lungo la pista; i girasoli che ci circondano sono al pieno della fioritura ed hanno un colore vivace che non possiamo fare a meno di fotografare. Pranziamo in un’area attrezzata per picnic. Nel pomeriggio decidiamo di andare all’abbazia di Fontenay che rappresenta uno dei più belli e più completi insiemi di costruzioni monastiche dei primi decenni dell’ordine dei Cistercensi, è il più intatto che ci sia pervenuto poiché esistono ancora pressoché tutti gli edifici e la maggior parte di essi risale al XII secolo. Attualmente è proprietà privata della famiglia Aynard ed è stato dichiarato patrimonio mondiale dall’Unesco. La strada è un po’ in salita, ma il posto è stupendo e circondato da boschi, c’è un giardino con tanti fiori e piante altissime, un laghetto con i pesci, un canale con le anitre. Ritorniamo a Montbard, e alloggiamo in albergo tipico in centro; ceniamo “da Lorenzo” è un locale accogliente e mangiamo pizza, piatto del giorno, birra .. Quattro chiacchiere e dopo chi fa il giro notturno del paese, chi gioca a carte e chi va a letto.

Giovedi 9 luglio
Quinta tappa: Montbard - Flavigny - Semur en Auxois (in bicicletta) Km 45
Sveglia di buon’ora e questa volta colazione lungo il canale: caffelatte con veneziane e brioches …. si sta bene e c’è fresco. Proseguiamo poi per Flavigny, il percorso è in salita, ben 5 km che alcuni si fanno comodamente .... a piedi. Arroccato sulla colina a 421 metri su un promontorio all’estremità di un altopiano calcareo, Flavigny domina con le mura e i tetti un paesaggio di dolci valli verdeggianti. Flavigny è veramente un paesino antico e merita una visita: le porte e le fortificazioni, l’architettura delle case degli artigiani (conciatori di pelli, commercianti d’olio, mugnai, vasai che utilizzano lo stagno, vetrai, tessitori e vignaioli), le vetrate delle botteghe antiche, le dimore borghesi con le scale all’interno di piccole torri, le strade e i vicoli, le piazze... Domina la fabbrica di caramelline di anice che andiamo a visitare e ad assaggiare … Finito il pranzo al fresco (quasi al freddo) scendiamo a valle. Sicuramente la discesa è molto più veloce, in bicicletta tocchiamo anche i 60 km l’ora, è divertente ….ma un altro paesino medioevale Semur en Auxois , la prossima meta, ci attende e la strada è un continuo saliscendi di ben 10 km!! Finalmente arriviamo e percorriamo un lungo viale alberato ciclabile: è incantevole. Dopo una lunga ricerca ci rechiamo nell’unico albergo libero, in centro con una particolare caratteristica: ogni camera è arredata in base al nome assegnatole (la montagne, l’africane, le marochaine..) Dopo una doccia rinfrescante ceniamo in un ristorantino dove abbiamo la fortuna di incontrare un italiano che ci aiuta a tradurre il menù. Visitiamo poi il caratteristico paesino medioevale con torrette e la chiesa di Notre Dame, ma una parte di noi preferisce andare a bere il digestivo al camper che sosta vicino al conservatorio di musica. Verso mezzanotte tutti a nanna.

Venerdi 10 luglio
Sesta tappa: Semur en Auxois - Pouilly en Auxois (in bicicletta) Km 50
Come al solito sveglia alle 7,30 e colazione alle 8,00 in albergo. Carichiamo i bagagli sul camper e tutti al supermercato per il rifornimento del pranzo; distribuiamo i viveri e le bevande sulle biciclette ci rechiamo al “Lac du Pont”. Ammiriamo il panorama del lago e le foto ricordo non mancano. Proseguiamo fra stradine poco frequentate e paesaggi collinari, fantastici campi di girasoli ci accompagnano durante il viaggio, mandrie di mucche attirano la nostra attenzione. Dopo 10 km di saliscendi ritorniamo sulla riva del canale alla chiusa 44. Ancora 35 km ci aspettano per arrivare alla zona di sosta dove consumiamo il pasto. Un piccolo inconveniente ha rallentato il nostro percorso : Giuseppe ha bucato. Nel pomeriggio riprendiamo la pista ciclabile ed arriviamo alla chiusa numero 1 nel paese di Pouilly en Auxois situato nel dipartimento della Cote d’Or. L’ufficio del turismo ci prenota un albergo situato ad alcuni km fuori dal paese che raggiungiamo non prima di aver ammirato il canale che passa sotto la città con un tunnel di circa 3 km; fotografiamo il battello che esce dal tunnel, veramente impressionante…Raggiunto l’albergo bello ed accogliente , alcuni decidono di rimanere ed altri di andare a visitare il paesino (c’è anche un mercatino di prodotti locali) e alcuni negozi…. Purtroppo Margherita rompe la pedivella della sua bicicletta quindi al rientro in albergo Claudio aiutato dal gestore, e ricredendosi dal giudizio negativo iniziale, la aggiusta. Cena nel ristorante vicino all’albergo, ottime grigliate dolci e birre. La serata si conclude con una partita a carte nella hall dell’albergo. Dimenticavo che la sistemazione in albergo è non come al solito fra famiglie, ma fra donne e uomini. La nottata nella camera degli uomini è stata movimentata da…. qualcuno che russa!!!

Sabato 11 luglio
Settima tappa: Pouilly en Auxois - Dijon (in bicicletta) Km 57
Sveglia di buonora e abbondante colazione, partenza ritardata per cambio gomme. Il percorso si snoda in collina per circa 5 km in discesa, il panorama è splendido: campi di frumento, boschi e mucche al pascolo. In un paesino c’e il mercatino dell’antiquariato, cioè …. vecchiume e computer a 5 euro!
Proseguiamo sulla ciclabile del canale e ci fermiamo in un’area per picnic: comodamente pranziamo con le baguette, formaggi, tonno , pomodori e bruschette all’aglio, frutta e caffè. Dopo una partita a carte ed un riposino via per gli ultimi 25 km che ci separano da Dijon, In questo tratto ci sono molti paesini, strade asfaltate e tanti ciclisti; costeggiamo un laghetto con bei giardini e siamo arrivati alla meta. L’albergo IBIS della scorsa domenica non ha camere per noi (questo è il weekend del 14 luglio festa nazionale per la Francia) ma fortunatamente ci sistemiamo in un albergo di fronte alla stazione, in centro. Lasciamo le valige in camera e subito a fare shopping perché i negozi chiudono alle 19. Dopo la cena alcuni restano a giocare a carte ed altri fuori a vedere Dijon di notte. E’ tutta una festa, balli in strada, concerto e bancarelle di degustazioni a volontà. Arriviamo alla chiesa di Notre Dame per toccare la civetta porta fortuna….. e poi tutti a letto, domani sarà il giorno della partenza.

Domenica 12 luglio
Ultima tappa: Dijon - Vigolzone (in automobile) Km 680
Sveglia alle 8.00 e tutti a fare colazione, ottima ed abbondante come sempre, poi ci organizziamo per la partenza. Gli autisti portano le auto davanti all’albergo, carichiamo i bagagli e le biciclette. Cade qualche goccia d’acqua, forse per salutarci!! Direi che quest’anno è andata bene con gli acquazzoni che negli anni precedenti di solito ci accompagnavano per alcune giornate. Non è mai piovuto tanto da doverci fermare o variare il nostro percorso. Biciclette ben salde sulle auto, via si parte: c’è poco traffico. Ci fermiamo prima del Traforo del Monte Bianco per la benzina e poi riprendiamo la strada; solo dopo Aosta pranziamo in autogrill, sono già le 15.00. Altra sosta tecnica più avanti ed alle 19.00 si arriva in piazza Serena a Vigolzone. Notiamo subito che la temperatura è alquanto diversa da quella della Francia. Ci salutiamo con un arrivederci per vedere le centinaia di foto che ci ricorderanno il nostro viaggio lungo il Canale della Borgogna.

Margherita, Camilla e Simona



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